Colombo, capitale dello Sri Lanka nonché città più grande e principale porto del paese, riunisce in sé tutti i colori e le culture che compongono l’isola, fondendoli in un mosaico di mercati, giardini ed edifici di ogni genere, il tutto a ridosso di una stretta striscia di lungomare. Molti visitatori apprezzano ciò che resta del passato coloniale della città, i suoi bei ristoranti, i variopinti negozi e la sua vitalità tipicamente urbana che contrasta un po’ con il resto del paese, a carattere prevalentemente rurale. Altri si stancano rapidamente dei gas di scarico e dei banali edifici moderni che si possono vedere in Galle Rd, la principale arteria cittadina. Di certo Colombo è il centro, politico, economico e culturale dello Sri Lanka, perciò se siete in cerca di qualcosa siete nel posto giusto.
SicurezzaNel settembre 2011 il Governo dello Sri Lanka ha rimosso la normativa speciale sullo stato di emergenza, in vigore ininterrottamente dall’agosto 2005.
La situazione nella Provincia del nord del Paese (distretti di Jaffna, Kilinochchi e Mullaittivu) è ormai in via di normalizzazione. Tenendo conto che le operazioni di sminamento sono ancora in corso, si raccomanda la massima attenzione nell’evitare le aree in cui comunque permangono specifici divieti di accesso da parte delle Autorità locali.
Più in generale si raccomanda di attenersi scrupolosamente, durante la permanenza in Sri Lanka, alle misure di cautela indicate alla voce “Sicurezza” della Scheda, con particolare riguardo al rispetto degli eventuali posti di blocco di Polizia.
Si raccomanda di tenersi informati sull’evoluzione della situazione nel Paese attraverso i mass media locali ed internazionali, esercitando particolare attenzione ed evitando assembramenti e manifestazioni, anche alla luce dell’intensificarsi negli ultimi mesi di tensioni etniche e religiose.
Si segnala inoltre un incremento di casi di molestie e stupri ai danni di turiste straniere. Al riguardo, si raccomanda alle donne, specie se in viaggio da sole, di adottare comportamenti improntati alla massima attenzione e cautela.
SicurezzaNel settembre 2011 il Governo dello Sri Lanka ha rimosso la normativa speciale sullo stato di emergenza, in vigore ininterrottamente dall’agosto 2005.
La situazione nella Provincia del nord del Paese (distretti di Jaffna, Kilinochchi e Mullaittivu) è ormai in via di normalizzazione. Tenendo conto che le operazioni di sminamento sono ancora in corso, si raccomanda la massima attenzione nell’evitare le aree in cui comunque permangono specifici divieti di accesso da parte delle Autorità locali.
Più in generale si raccomanda di attenersi scrupolosamente, durante la permanenza in Sri Lanka, alle misure di cautela indicate alla voce “Sicurezza” della Scheda, con particolare riguardo al rispetto degli eventuali posti di blocco di Polizia.
Si raccomanda di tenersi informati sull’evoluzione della situazione nel Paese attraverso i mass media locali ed internazionali, esercitando particolare attenzione ed evitando assembramenti e manifestazioni, anche alla luce dell’intensificarsi negli ultimi mesi di tensioni etniche e religiose.
Si segnala inoltre un incremento di casi di molestie e stupri ai danni di turiste straniere. Al riguardo, si raccomanda alle donne, specie se in viaggio da sole, di adottare comportamenti improntati alla massima attenzione e cautela.
Sicurezza
Il 18 maggio 2009 è terminato il conflitto armato tra le forze governative e l’LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam) con la sconfitta militare del movimento terrorista. Sebbene negli ultimi anni non si siano registrati episodi di terrorismo e nonostante la pervasiva presenza militare, la possibilità di atti di violenza politica non può essere del tutto esclusa. Negli ultimi mesi si è inoltre assistito ad un intensificarsi delle tensioni etniche e religiose all’interno del Paese.
Il processo di lenta e graduale normalizzazione della Provincia settentrionale si è consolidato con l'eliminazione dello stato di emergenza e la rimozione delle limitazioni ai viaggi in quelle zone, dove tuttavia è ancora consigliato di valutare attentamente ogni decisione di viaggio. In tale area sono peraltro ancora poco numerose le strutture alberghiere adeguate ad accogliere turisti stranieri. A coloro che abbiano assoluta necessità di recarsi nella regione, si raccomanda di contattare in anticipo l'Ambasciata d'Italia a Colombo.
Anche se la situazione nei distretti di Jaffna, Kilinochchi e Mullaittivu sembra normalizzarsi, si consiglia la massima cautela, soprattutto in considerazione del fatto che le operazioni di sminamento sono in alcune aree ancora in corso e che potrebbe essere impedito l’accesso ad aree circostanti ad installazioni militari.
Il processo di lenta e graduale normalizzazione della Provincia settentrionale si è consolidato con l'eliminazione dello stato di emergenza e la rimozione delle limitazioni ai viaggi in quelle zone, dove tuttavia è ancora consigliato di valutare attentamente ogni decisione di viaggio. In tale area sono peraltro ancora poco numerose le strutture alberghiere adeguate ad accogliere turisti stranieri. A coloro che abbiano assoluta necessità di recarsi nella regione, si raccomanda di contattare in anticipo l'Ambasciata d'Italia a Colombo.
Anche se la situazione nei distretti di Jaffna, Kilinochchi e Mullaittivu sembra normalizzarsi, si consiglia la massima cautela, soprattutto in considerazione del fatto che le operazioni di sminamento sono in alcune aree ancora in corso e che potrebbe essere impedito l’accesso ad aree circostanti ad installazioni militari.
La città di Colombo si trova sulla costa occidentale dell'isola di Sri Lanka alla latitudine Nord di 6.8806° e alla longitudine Est di 79.8639°. Il tratto di costa dove oggi sorge la città era in gran parte paludoso e coperto da una fitta giungla. Furono i dominatori britannici ad avviare una grande opera di bonifica intorno alla metà del XIX secolo. Tuttora nel centro di Colombo si estende il lago di Beira che è il residuo di questa zona paludosa.
Secondo il censimento del 2001 la popolazione ufficiale era di 642,000 abitanti. Se si comprendono i sobborghi notevolmente estesi questa cifra dovrebbe risultare oggi più che triplicata. Sempre secondo i risultati di quel censimento, il 45% della popolazione urbana appariva costituito da genti di etnia cingalese. I Tamil erano attestati su un abbondante 28%. Seguivano i Mori di Sri Lanka con una percentuale del 23,87%. Con questo termine si intendono genti di fede islamica discendenti dagli antichi mercanti arabi che tuttora detengono il monopolio dei commerci del paese.
Secondo alcuni il miglior periodo per visitare Colombo va da febbraio ad aprile, mesi caratterizzati dall'assenza di piogge. A febbraio in particolare le temperature sono molto miti essendo attestate su 22°. Nei due mesi successivi salgono fino a superare i 30°. Da maggio ad agosto decorre la stagione del monsone di Sud-ovest caratterizzata da abbondanti piogge. Anche il periodo ottobre-gennaio è stagione di piogge, questa volta portate dal monsone di Nord-est che è comunque di minore intensità. Le escursioni di temperatura, sia annuali che diurne, non sono mai rilevanti essendo la città situata appena 6° sopra la linea equatoriale. Piuttosto è il tasso di umidità che sale di parecchio nella stagione delle piogge a causare qualche fastidio.
Si suppone che il porto di Colombo sia di origine molto antica e che fin dal tempo di Augusto fosse frequentato da navi di mercanti arabi che fornivano di spezie l'occidente greco-romano. Un viaggiatore cinese del V secolo d. C., tale Fa Hsien, fa accenno nel suo resoconto di viaggio al porto di Kalambu da identificarsi senz'altro con l'odierna Colombo. Anche il geografo arabo Ibn Battuta, vissuto mille anni più tardi, menziona il porto e la città di Colombo. I Portoghesi vi fecero la loro comparsa nel 1507, anno in cui vi crearono uno scalo commerciale con l'autorizzazione del re di Kotte. Nel 1656 gli Olandesi spodestarono i Portoghesi dai loro insediamenti nell'isola di Ceylon. I nuovi padroni però preferirono stabilire il loro quartier generale a Galle. Fu solo sotto il dominio britannico, avvicendatosi a quello olandese nel 1796, che Colombo conobbe uno straordinario sviluppo, divenendo capitale dell'isola nel 1815. La città mantenne il suo ruolo di capitale anche dopo il 1948, anno della proclamazione dell'indipendenza dell'isola. Nel 1985 la capitale fu però spostata a Sri Jayawardenepura Kotte.
Dagli anni '80 numerosi sono stati gli attentati perpetrati dalle tigri Tamil (Ltte). L'ultimo di cui si ha notizia risale al 10 gennaio 2008, quando una bomba è stata collocata in una cabina telefonica vicino l'albergo Hilton.
È invalso l'uso di suddividere la città di Colombo in 15 distretti postali ciascuno dei quali comprende uno o più quartieri. Di seguito questa divisione è riportata quasi per intero ma è doveroso precisare che i quartieri con un qualche interesse turistico sono essenzialmente quattro: (1) Il Fortcon la zona del lungomare immediatamente a sud del World Trade Center. (2) Pettah, l'affaccendato quartiere dei commerci. (3) Cinnamon Gardens, il quartiere delle ambasciate e dei musei. (4) Havelock Town, il quartiere dell'Università. Una mappa del centro con la segnalazione dei luoghi notevoli è reperibile in rete.
- Fort (Colombo 1) - Il centro di Colombo è costituito da questo quartiere che prende il suo nome da una antica fortezza costruita dai Portoghesi e ampliata dagli Olandesi ma demolita al tempo del dominio britannico. Il distretto è compreso tra il porto a nord e il lago di Beira a sud. Ad Est un canale lo separa dal quartiere di Pettah. Nel Forte si trova il World Trade Centre e il palazzo del vecchio parlamento. Oggi il Fort è soprattutto il quartiere della finanza e degli alberghi di lusso. Per motivi di sicurezza alcune zone del Fort come il porto sono soggette a restrizioni e non sono visitabili. Se ne può avere però una veduta d'insieme dalla terrazza del Grand Oriental Hotel.
- Pettah (Colombo 11) - Il quartiere commerciale di Colombo le cui strade polverose, sudicie e dagli odori assai pungenti costituiscono un immenso bazar a cielo aperto pieno di mercanzie di ogni genere proposte da una moltitudine di ambulanti. Vi si trovano anche numerosi templi indù, moschee e chiese. Come in altre città asiatiche, ogni strada è votata a un particolare tipo di commerci; così Gabo's line è la strada dei negozi con prodotti ayurvedici. Sea street è invece la strada degli orefici e delle gioiellerie. Nella zona meridionale di Pettah si trova la piccola stazione ferroviaria, rimasta inalterata dall'anno della sua costruzione.
- Slave Island (Colombo 2) - Questo quartiere esteso a sud del Fort e compreso tra il lungomare Galle Face Green e il lago di Beira è a maggior rischio di attentati per la presenza di numerose caserme sul suo territorio. Sulle rive del lago si trova il tempio buddista di Gangaramaya.
- Kollupitiya (Colombo 3) - La zona del lungomare appena a sud del Fort. Vi si trova il Galle Face Green, tradizionale luogo della passeggiata domenicale per molte famiglie di Colombo. Il luogo si estende per mezzo km circa a sud del World Trade Center e del vecchio parlamento. Fu sistemato nel 1859 per volontà dell'allora governatore britannico Sir Henry Ward. A quell'epoca vi si svolgevano gare ippiche. Il passeggio odierno attira numerosi venditori ambulanti, soprattutto di panini e di gelati. Lungo questo tratto di lungomare si trovano gli alberghi Ceylon Intercontinental e il Galle Face Hotel che con i suoi arredi evoca i fasti del periodo coloniale britannico. Vi si trovano anche gli edifici della Università di Colombo [1] con l'annessa biblioteca.
- Bambalapitiya (Colombo 4) — Chiamata più semplicemente "Bamba", è la zona sul lungomare a sud di Kollupitiya. Fino agli inizi del XIX Colombo 4 era totalmente ricoperta da una fitta giungla infestata dai serpenti.
- Havelock Town, Kirullapone (Colombo 5) — Due quartieri dell'entroterra, ad est di Bambalapityia. Al numero 55 di Jawatta road si trova la sede della nostra rappresentanza diplomatica e, non molto distante la chiesa cattolica.
- Wellawatte, Pamankada, Kirulapone — Questi 3 quartieri, estesi a sud di Kollipitiya costituiscono il distretto postale di Colombo 6
- Cinnamon Gardens (Colombo 7) — In epoca coloniale era un quartiere elegante come dimostrano le sue vecchie case che si affacciano su viali alberati. Molte di queste ville costituiscono oggi sedi di rappresentanze diplomatiche. Nel suo territorio si trova il parco Viharamahadevi, l'unico di una certa estensione in tutta Colombo. Entro i limiti del parco si trova il museo Nazionale e, alla sua estremità nord orientale, il palazzo municipale. Nelle vicinanze si trova anche la sede del Royal College istituito nel 1835 [2].
- Hultsdorf (Colombo 12) — A est di Pettah
- Kotahena & Kochchikade (Colombo 13) —
- Grandpass (Colombo 14) —
- Mutuwal, Modara, Mattakuliya, Madampiltyia (Colombo 15) —
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